lunedì 25 febbraio 2013

Ich liebe Berlin

Premesso che di tutti i miei viaggi, della maggior parte non ho dei ricordi molto chiari, diciamo che quello a Berlino è uno dei più belli che ho fatto.
Abbiamo trascorso quattro giorni nella capitale tedesca nell'autunno 2010, a metà ottobre.
Siamo partiti da Torino con l'Alitalia, ho comprato i biglietti con molto anticipo riuscendo a spendere davvero poco.
A Berlino abbiamo soggiornato in un appartamento nel quartiere di Schoneberg, vicino al quartiere di Kreuzberg. Il gancio per l'appartamento me l'ha dato un'amica che era già stata li, devo dire perfetto. L'appartamento si trova in un interno cortile, in questo quartiere tranquillo e prettamente residenziale, la proprietaria è una signora anzianotta che parla inglese con un forte accento tedesco .... non facile da capire, ma bisogna solo prestare attenzione alla spiegazione sull'utilizzo della chiave per entrare nel portone, poi non l'abbiamo più vista. L'appartamento è composto da un corridoio su cui si affacciano il bagno e la cucinotta, in fondo una grossa camera da letto, con un tavolino per i pasti; noi abbiamo fatto solo colazione perchè per girare la città uscivamo di casa alle 10 e tornavamo dopo mezzanotte.
Il sito su cui è possibile vedere l'appartamento è: btm.de/english/berlin-infos/e_bi_bezirk-schoeneberg.html
Noi siamo arrivati nel primo pomeriggio, dopo esserci sistemati nell'appartamento, abbiamo deciso di non perdere tempo e siamo usciti. 


Vedete questi omini sulla fiancata del furgone? Sono ufficialmente il simbolo berlinese più presente su tutti i souvenirs, altro non sono che gli omini che compaiono sui semafori pedonali. Come è evidente dalla foto, non li vedrete solo agli attraversamenti pedonali.
Abbiamo fatto un tour di Schoneberg, Tiergarten e Postdamer Plaz, a piedi ovviamente.
Il quartiere di Schoneberg negli anni '80 era noto come rione degli squatter, oggi è molto più residenziale, ma sempre anticonvenzionale. Passeggiare in Hauptstrasse,  Nollendorfplatz, Maassenstrasse è un giro tra caffè, negozietti e locali gay (oggi molto alla moda). Nel cimitero del quartiere è sepolta Marlene Dietrich, pare grande amante della scena gay del quartiere, in Houptstrasse n.155 c'è l'appartamente che hanno diviso David Bowie e Iggy Pop negli anni '70. Senza capire bene come, da una zona più popolare ci troviamo catapultati in Tiergarten, quartiere ordinato, con grandi spazzi verdi. Proseguendo per Einemstrasse siamo arrivati al Bauhaus Archiv Museum, una visita è consigliata, ma attorno al museo sorgono anche le ambasciate di Egitto, India e Austria, belle e imponenti. 


Continuando per Kingelhoferstrasse si giunge all'enorme parco Tiergarten, fino al centralissimo monumento di Siegessaule (colonna della vittoria impersonata da una signorona d'orata chiamata Elsa d'oro), che troneggia nel centro di una rotonda. Commemorazione delle conquiste militari prussiane, oggi simbolo della comunità gay!, sorgeva davanti al Reichstag, poi spostata dai nazzisti. Nella rotatoria confluiscono cinque strade, tra cui Strasse des 17 juni, il suo nome commemora la rivolta dei lavoratori del '53 in Berlino est. La strada, nel tratto tra la rotonda e la Porta di Brandeburgo, diventa il luogo preferito dei berlinesi nelle feste di strada!
Noi abbiamo iniziato a percorrere il viale in quel senso, ma poi siamo stati attratti dal quartiere di Postdamer Plaz, di recente costruzione (sorge in una zona dove c'era il Muro), vanta costruzioni di architetti rinomani e innovatori (come Renzo Piano, Arata Isozaki....) e si vede! E' cosmopolita, dinamica e centro indiscusso del commercio, ma anche dell'arte. Qui si trovano le sedi di diverse compagnie, come la Sony, ma anche tanti musei d'arte. Noi, circondati da tutto questo, siamo stati attratti dal Legoland Discovery Center!


Dopo un pomeriggio del genere eravamo abbastanza stanchi e affamati, siamo tornati vicino a casa per fare una spesa veloce per la colazione, con pessimi risultati. Non abbiamo trovato negozi di alimentari come siamo abituati a vedere in Italia, ma mini marcket biologici dove trovavamo solo prodotti crudi, o caffè che vendevano anche prodotti alimentari carissimi (come i biscotti della mulino bianco a 6,00€ a pacchetto). Siamo riusciti a trovare un negozio arabo, in cui abbiamo comprato delle madlene e una confezione di tè, che abbiamo poi scoperto essere tè al peperoncino!
In compenso attorno all'appartamento ci sono ristoranti di ogni tipo: italiano (gestito da italiani che parlano italiano), cinese, arabo, indiano, americano.... Abbiamo mangiato in un caffè, un ottimo piatto caldo e piccante di goulash e poi siamo crollati nel letto!
Il giorno seguente ci siamo diretti verso il quartiere di Mitte, arrivando con la u - bahn alla Porta di Brandeburgo. 


A Berlino esistono due tipologie di metropolitana: la U - bahn (sotterranea) e la S - bahn (di superficie, anzi sovente sopraelevata), per le quali sono disponibili biglietti giornalieri e settimanali. Quasi tutta la città ha marciapiedi enormi con una corsia riservata alle bici (e guai a camminarci sopra! vi urleranno di tutto). Arrivati alla Porta di Brandeburgo abbiamo trovato un uomo vestito da soldato americano, un altro con la divisa dell'SS .... e uno vestito da indiano d'America .... ma perhcè?


Li vicino c'è tutto. L' Holocaust - Mahnmal, monumento alle vittime ebree del genocidio nazzista, il Bunker di Hitler, il Reichstag, il Bundeskanzleramt (la cancelleria federale), l'Hamburger Bahnof, più importante museo di arte contemporanea della città, il Neue Wache, la Bebel Platz, il Deutsche Guggenheim Berlin, la Sankt Hedwigs Kathedrale, ispirata al Pantheon, la Friedrichswardersche Kirche, fino a giungere al Lustgarten, un'isolotto sulla Sprea pieno di musei: il Bodemuseum, il Berliner Dom, Anne Frank Zentrum, il Pergamon Museum ... e tanti altri .... e non è possibile vederli tutti!


Nella zona di Mitte Scheunenviertel si può visitare la Neue Synagogue e vicino il Ramones Museum, il Sophie Gips Hofe & Sammlung Hoffmann, la Sophienkirche, e se proseguite verso nord-ovest c'è la Kunsthaus Tacheles: un edificio alto e in rovina, ricoperto di tag e dipinto in ogni sua parte, ogni piano ospita "atelier" e artisti che vendono le più disparate opere, così come nel cortile interno, ha una storia di anarchia e squatteraggio, oggi un po' persa. Ho sentito che lo hanno chiuso, ma io ci andrei a dare un'occhiata per vedere almeno la facciata.


La guida della Lonely Planet suggerisce un interessante tour a piedi nella  Berlino ebraica, devo dire davvero interessante: Neue Synagogue, Leo Beack Haus, Missing Hause, Alter Judischer Friedhof (l'apparenza di parco, rivela il primo cimitero ebraico della città), Museum Blindenwerkstatt Otto Weid, la Block der Frauen. Noi in pochi giorni, non siamo riusciti a vedere tutto, ed è un peccato!


Ci siamo diretti verso Alexander Platz, passando a vedere il Frensehturm, la torre della televisione simbolo della città. Dalla Piazza abbiamo imboccato Carl Marx Allee, dove siamo stati in Strausberger Platz, dove si trova la Haus Berlin, e al Cafè Sybille.


Nel primo pomeriggio abbiamo incontrato un nostro amico, che viveva a Berlino, pranzando assieme in uno dei tanti locali turchi in cui si mangia turkisch kebap. Con lui nel pomeriggio abbiamo passeggiato in strade piene di negozi vintage, di usato e design, tra caffè poco pretenziosi, fino al Mauerpark, in cui è ancora visibile un tratto di Muro.
Ci ha consigliato un ristorante in Kreuzberg, Marx und Moriz, in Oranientstrasse, dove ci siamo diretti per cena. Pieni di freddo, è stato un piacere cenare in un locale caldo e accogliente, con un piattone di carne e crauti!
I nostri programmi per la serata però sono morti sul nascere, perchè dopo cena eravamo talmente stanchi (e io avevo un male ai piediiiii!!!!!) che anche l'idea di dover prendere la u - bahn per tornare a casa sembrava un'impresa immane!
La mattina dopo, non del tutto rigenerati dalla notte di sonno, siamo ripartiti alla scoperta della città .
Non è possibile visitare Berlino senza vedere la East Side Gallery, il tratto più lungo (e meglio conservato) del Muro che divideva la città, oggi una galleria d'arte a cielo aperto. Infatti svariati artisti di tutto il mondo hanno voluto lasciare la loro impronta su questo tratto di muro con dipinti artistici, decisamente eclettici. E' un peccato che i turisti non riescano proprio ad esimersi dal firmare il Muro per dimostrare il loro passaggio (e chissene fotte e chicca**o sei) rovinando la vera arte.



Abbiamo poi deciso di tornare nel quartiere di Kreuzberg, poichè la sera prima ne abbiamo goduto quasi solo i locali interni. Per farlo siamo passati sul Oberbaumbrucke, un ponte affascinante sopra la Sprea, con torri e mura con merli; da qua si può vedere lo skyline del Mitte, diversi palazzi su cui è passata la mano di Blu, la scultura di Borofsky, Molecule Man: 3 enormi uomini d'acciaio che si uniscono, simbolo del punto di convergenza di tre quartieri (Kreuzberg, Friedrichshain, Treptow) una volta divise dal Muro.



Nelle vicinanze è possibile vedere diverse opere di Blu, tra cui Planet Prozess (collaborazione con JR) e Backjump. Kreuzberg è un quartiere multietnico, provocatorio, strano e inaspettato. Come un insieme di città nella città. E' possibile vedere mercatini dell'usato improvvisati, antichi caffè, edifici squattati... un meltin pot di culture e mode diverse. Siamo andati a vedere il Kunstlerhaus Bethanien, in Mariannenplatz, ex ospedale poi primo edificio occupato di Berlino, oggi comune di artisti. Poi siamo stati al SO36, club famoso nei '70, aperto in un edificio occupato dove nacque il movimento punk berlinese; il Senato ne decretò la chiusura e l'abbattimento, gli oppositori si ritrovavano all'Orient Lounge per discutere strategie di lotta, oggi  luogo molto tranquillo. Interessante è il Museum der dinge, museo degli oggetti della quotidianità, ma anche il Judisches Museum, il museo ebraico, la Berlinische Gallery, importante centro artistico, il Deutsches Technik Museum, così come graziose piazze ottocentesche come la Chamissoplatz. Un po' di shopping era d'obbligo anche in Kreuzberg, la via migliore è Bergmanstrasse, ci sta anche un salto al Marheineke Markthalle (uno storico mercato coperto).


Spostandoci verso nord in Friedrichstrasse siamo giunti al Checkpoint Charlie, principale punto di passaggio per gli alleati nel dopoguerra e luogo di scontro tra carriarmati americani e sovietici dopo la costruzione del Muro. Li vicino c'è il Mauermuseum, dove sono raccontate storie ed episodi legati al Muro, davvero interessante. Devo dire che ci ha fatto un certo effetto il fatto che, proprio a lato di questo simbolo della guerra fredda, ora sorga un Mc Donald. La vittoria del consumismo! Mentre ci aggiravamo tra le migliaia di turisti, è spuntata una sfilata di Trabant coloratissime! Ecco una lontana riminiscenza della D.D.R.




Il pomeriggio siamo partiti dalla stazione di Ostbahnhof in direzione sud-est, la meta era il Sowjetisches Ehrenmal in Treptower Park. Questo monumento ai soldati sovietici caduti nella seconda guerra mondiale è imponente, ma anche ricco di dettagli, un simbolo di come questa città non tenti di dimenticare e cancellare il passato, ma anzi lo integra perfettamente con il nuovo spirito moderno e cosmopolita.


Vicino c'è un lunapark, quando lo abbiamo visitato noi era chiuso, infatti si tratta di un lunapark della D.D.R., in rovina e quasi dimenticato. Oggi, per fortuna, si tenta di ristrutturare e dare nuova vita alle zone della Berlino est, anche fuori dal centro, infatti il lunapark è stato restaurato e riaperto. Immagino sia molto carino da visitare.
La sera ci siamo rilassati a casa del nostro amico, ovviamente stanchissimi!
La mattina dopo siamo andati con lui e la sua ragazza a fare un brunch vegano, che ha convinto molto poco Toni, dove a mezzogiorno tutti mangiavano humus e altre creme vegetali accompagnate dal cappuccino (e il barista mi ha guardata storto perchè ho ordinato una birra....). Subito dopo ci siamo diretti al Mauerpark dove la domenica mattina si tiene un enorme mercato .... dell'usato/artigianato/ortofrutticolo .... insomma tutto. 


Tutto costa poco e, anche se non si compra nulla, si passa il tempo facendo due chiacchiere con i proprietari dei banchetti che amano descrivere i loro prodotti e raccontare la storia della loro vita. Il parco è frequentatissimo da giovani in cerca dell'affare del giorno, famiglie con bambini sui pattini, vecchiette eccentriche e cantanti! Si perchè ad un certo punto è arrivato un ragazzo con un microfono, una chitarra e una cassa: karaoke! Molto apprezzato.


Noi abbiamo terminato così la nostra avventura a Berlino, una città che mi ha affascinato profondamente e mi ha lasciata con un po' di amaro in bocca perchè sono sicura di non aver assolutamente visto tutto quello che avrei voluto.

P.s.: se vi capitasse di visitare Berlino in estate, portate il costume! A Badeschiff una chiatta sul fiume si trasforma in una piscina pubblica! Se invece vi capita di passare da Berlino a metà ottobre, come me, ma non ve ne frega niente della città, potete vivere per una settimana dentro i locali notturni. Infatti quello è il periodo di chiusura dei locali estivi, che festeggiano restando aperti 7 giorni su 7, 24 ore su 24!
Isomma a Berlino c'è da divertirsi duro.

Enjoy!
L.L.

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